La tonalità del vino rosato è determinata da diversi fattori: intensità di pigmentazione delle uve, lunghezza del tempo di macerazione (contatto del mosto con le bucce), tipologia di vitigno utilizzato e modalità di vinificazione.
Esistono tre tonalità di vino rosato, esaminiamole.
Rosa tenue
Colore che ricorda quello delle rose. Vini giovani e freschi, con scarsa struttura. Ottenuti da uve a bacca nera sottoposte ad una macerazione con breve contatto tra bucce e mosto. (es. Pinot Grigio)
Rosa cerasuolo
Tonalità più diffusa nella categoria dei rosati, simile alla polpa della ciliegia. Vini discretamente strutturati che seguono un medio periodo di maturazione. (es. Cerasuolo d’ Abruzzo)
Rosa chiaretto
Dal francese “Clarets” ossia chiari, significa quasi rosso. E’ una tonalità definita “rubino tenue”, tipica dei vini che hanno subito un lungo periodo di macerazione. Il rosa dei vini rosati può assumere altre innumerevoli sfumature, come il mango, la buccia di cipolla, il mattone, ecc..
