Sapevi che esistono almeno 15 diverse tipologie di calice? Ebbene si, ogni vino ha le proprie caratteristiche e, per esaltarle al meglio, c’è bisogno del calice perfetto! Scopriamo insieme come deve essere il calice per i vini rossi!
Anche per i vini rossi giovani, come per i bianchi, è consigliabile utilizzare una tipologia di calice che tende ad allargarsi, in modo da evitare nella prima parte dell’assaggio il contatto con le gengive che darebbe una sensazione di astringenza poco piacevole. Inoltre, questi calici dal corpo largo permettono la giusta ossigenazione del vino.
Per vini rossi corposi e maturi, come il Cabernet Sauvignon, la scelta migliore per degustarli è quella del cosiddetto calice “balloon”, riconoscibile dal suo corpo molto ampio che permette l’ossigenazione giusta del vino i cui tannini hanno già assunto un carattere morbido.
Per i vini maturi esiste anche una variante di calice, perfetta per il Pinot Nero, che si distingue per l’apertura che tende ad aprirsi nella parte finale, caratteristica che permette di assaporare il vino prima con la punta della lingua, la parte più sensibile alla dolcezza.
Infine, per vini dolci e passiti, si predilige un calice piccolo con apertura stretta che esalta gli aromi sia a livello gustativo che olfattivo in quanto dirige il vino direttamente nella parte posteriore evitando la punta della lingua che, essendo sensibile alla dolcezza, potrebbe far risultare il sapore dolce troppo marcato.