Il termine “Cru” deriva del verbo “croitre”, ovvero “crescere”, appunto perché si riferisce ad un determinato vigneto cresciuto in una particolare zona e da cui si ottiene un vino eccellente.
La zona Champagne è classificata secondo un metodo detto Echelle des Crus (scala dei Cru), sancita nel 1911 sulla base della qualità di ogni singolo Cru e della sua distanza dal cuore commerciale, Reims ed Epernay.
Contestualmente venne anche realizzata una classificazione di 319 villaggi della regione assegnando ad ognuno un punteggio in percentuale. In sostanza il sistema cataloga i diversi comuni della Champagne in base al valore commerciale delle uve coltivate nel comune stesso ed è espresso con un valore percentuale.
Questa struttura determina di anno in anno il prezzo massimo di acquisto delle uve in funzione della qualità del vigneto.
I comuni sono classificati in tre categorie:
–Grand Cru, uve con valutazione al 100%. (17 comuni appartengono a questa categoria)
–Premier Cru, uve con valutazione dal 90 al 99%. (41 comuni appartengono a questa categoria)
–Cru ,uve con valutazione dal 80 al 89%. (255 comuni appartengono a questa categoria)

